Le origini dei tarocchi sono oscure e misteriose tanto quanto i significati delle carte stesse. Le teorie più spinte vogliono Ermete Trismegisto come il suo creatore, un essere leggendario o divino figurato come Hermes dai greci e come Thoth dagli egizi. Gli storici attribuiscono a lui la scrittura del famoso "Corpus Hermeticum", un libro dei quarto secolo d.C. composto di tantissimi testi trattanti le più disparate materie: medicina, magia, astrologia, incantesimi, alchimia, esoterismo e tutto ciò che possa far parte di antiche conoscenze filosofiche, magiche e religiose ormai dimenticate dal tempo. Un'altra teoria un po' più accreditata vuole i tarocchi di Marsiglia come il primo mazzo creato dalla sintesi delle conoscenze che i templari importarono in questa città francese durante i loro vari viaggi in nave verso la terra Santa, poco distante dall'Egitto, terra da cui essi trassero molte delle loro conoscenze che la Chiesa discusse e censurò causando la chiusura dell'ordine.
Il metodo
Il mazzo è composto di 22 + 56 carte, ed è suddiviso negli arcani maggiori ( 22 carte, quelli che veramente si riferiscono ad un vero percorso iniziatico che porta chi lo intraprende a conoscere i più segreti meccanismi di funzionamento dell'universo e ad imparare a controllarli tramite la magia ) e negli arcani minori, o briscole ( 56 carte, divise in quattro semi in realtà corrispondenti ha i quattro elementi, ed in carte numeriche e carte di corte, capaci di arricchire di significati le letture in modo da avere informazioni più precise ). Le tecniche di lettura sono le più disparate: possono effettuarsi solo con gli arcani maggiori, solo con gli arcani minori oppure con l'intero mazzo composto di entrambe le parti. I vari "giochi" sono delle modalità di stesura delle carte sul tavolo che possano assumere diversi schemi geometrici. Ogni posizione della carta nel gioco assume un significato diverso in rapporto all'intero gioco ed alla carta che capita di trovarsi in quella posizione. In base a questo si esegue la lettura del significato. A seconda della domanda che il consultante pone al veggente, il veggente può decidere il gioco da utilizzare più adatto a rispondere alla tipologia di domanda effettuata, possa essere una domanda sull'amore, sull'affetto, sul lavoro, sulle fortune, su una situazione in particolare, sulla vita o sulla spiritualità.
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